BERGAMOTTO L’ORO VERDE DEL PROFUMIERE – Il frutto del bergamotto è stato rinominato “oro verde” dagli agricoltori calabresi che ne hanno fatto un’eccellenza del territorio: un agrume prezioso per la vastità delle sue proprietà che oltre alla profumeria trovano applicazione nell’industria alimentare, cosmetica e farmacologica. Elemento principe nelle composizioni profumate, il bergamotto è l’oro verde di ogni maestro profumiere che sa utilizzarne al meglio l’essenza frizzante, basti pensare che fa la sua prima comparsa nel mondo dei profumi a metà del 1700 all’interno di un’Acqua di Colonia e da allora ha partecipato alla composizione di profumi prestigiosi che hanno fatto la storia dell’alta profumeria senza soluzione di continuità fino ai nostri giorni.
Ma cos’è questo agrume miracoloso che molti scambiano per lime o mandarino verde, quasi immangiabile ma profumatissimo, che viene raccolto esclusivamente a mano per non rovinare il prezioso olio essenziale contenuto nella sua scorza?
Il bergamotto è un innesto naturale di limone ed arancio amaro ed ha la particolarità che si coltiva innestandone un germoglio su un tronco di arancio amaro, è questo infatti l’unico modo per permettere la riproduzione della pianta. Oltre alla Calabria il bergamotto viene coltivato in Brasile e Costa d’Avorio ma di sicuro resta il bergamotto di Calabria il più pregiato ed utilizzato nell’alta profumeria.
Il frutto del bergamotto è stato rinominato “oro verde” dagli agricoltori calabresi che ne hanno fatto un’eccellenza del territorio: un agrume prezioso per la vastità delle sue proprietà che oltre alla profumeria trovano applicazione nell’industria alimentare, cosmetica e farmacologica. Elemento principe nelle composizioni profumate, il bergamotto è l’oro verde di ogni maestro profumiere che sa utilizzarne al meglio l’essenza frizzante, basti pensare che fa la sua prima comparsa nel mondo dei profumi a metà del 1700 all’interno di un’Acqua di Colonia e da allora ha partecipato alla composizione di profumi prestigiosi che hanno fatto la storia dell’alta profumeria senza soluzione di continuità fino ai nostri giorni.
Ma cos’è questo agrume miracoloso che molti scambiano per lime o mandarino verde, quasi immangiabile ma profumatissimo, che viene raccolto esclusivamente a mano per non rovinare il prezioso olio essenziale contenuto nella sua scorza?
Il bergamotto è un innesto naturale di limone ed arancio amaro ed ha la particolarità che si coltiva innestandone un germoglio su un tronco di arancio amaro, è questo infatti l’unico modo per permettere la riproduzione della pianta. Oltre alla Calabria il bergamotto viene coltivato in Brasile e Costa d’Avorio ma di sicuro resta il bergamotto di Calabria il più pregiato ed utilizzato nell’alta profumeria.
Come ogni o super-frutto che si rispetti, c’è un alone di mistero sull’effettiva provenienza del bergamotto. Agrume appartenente alla famiglia di piante delle Rutacee, alcuni studi affermano che il bergamotto sarebbe stato importato in Europa dai Crociati al rientro dall’Oriente, altri da Cristoforo Colombo che l’avrebbe scoperto nei suoi viaggi ma vista la particolarità della pianta del bergamotto e considerati i mezzi di trasporto presenti all’epoca, resta molto probabile un’origina autoctona: nato e cresciuto in Calabria nel microclima “tropicale temperato umido”. Anche qui però l’albero del bergamotto afferma nuovamente la sua esclusività e non si concede facilmente, crescendo non in tutta la regione ma solo nella zona più meridionale della Calabria, in una striscia di terra di ca. 140 km tra lo stretto di Messina e la costa Ionica.
Da sempre elemento di stile aristocratico, il bergamotto viene citato nelle prime pagine de “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nella descrizione dell’elegante mise del Principe Fabrizio Salina:
L’olio essenziale di bergamotto che si utilizza in profumeria viene ricavato dalla scorza dell’agrume tramite procedimenti di estrazione a freddo. L’essenza di bergamotto offre un ventaglio di sfumature olfattive tra il verde, il floreale ed il fruttato a seconda della zona di coltivazione e del momento della raccolta. Nei frutti coltivati più a Sud della costa calabra infatti l’essenza oscilla verso note più fresche, mentre in quelli della zona settentrionale troviamo note olfattive tendenti al fiorito, così come se la raccolta avviene ad inizio stagione (fine novembre) l’essenza è più verde, mentre sfumature più fruttate e rotonde accompagnano il raccolto di fine stagione (marzo-aprile).