Le origini del bergamotto sono incerte, è apparso probabilmente per la prima volta in Calabria dopo il 1300.
L’etimologia del Bergamotto di Calabria, botanicamente Citrus Bergamia Risso, è problematica e misteriosa,. Qualcuno pensa che il suo nome derivi da “Berga”, la città di Barcellona.
Altri pensano che il suo nome derivi dalla città di Pergamon, la mitica città di Troia,. Infine altri sostengono che il suo nome derivi dal turco Bergamudi, il “pero del Principe”, poiché ricorda la pera bergamotta.
Anche le origini della Cultivar sono avvolte nel mistero. Infatti, molti autori sostengono provenga dalla Cina, dalla Grecia o dalla Spagna, importato da Cristoforo Colombo di ritorno dalle isole Canarie.
Altri sostengono che il Bergamotto sia arrivato in Calabria grazie ad un moro spagnolo, il quale avrebbe venduto un ramo della pianta ai signori Valentino di Reggio Calabria.
Altra teoria avallata dalla scienza vuole il bergamotto come pianta autoctona calabrese.
L’imperatore Carlo V a Roma nel 1500 già degustava un frutto di bergamotto caramellato.
Il vero gran debutto del bergamotto avviene in Francia, alla Corte del Re Sole che lo utilizza come acqua profumata, disinfettante e base per i sorbetti a Versailles.
La sua fortuna si deve all’italiano Gianpaolo Feminis che, emigrato a Colonia nel 1680, formulò l’arqua admirabilis utilizzando insieme ad altre essenze l’olio estratto manualmente pressando la scorza del frutto.
Da questa ricetta fu brevettata l’acqua di Colonia n. 4711, poi diffusa in tutto il mondo.
Da allora il bergamotto è rimasto un ingrediente essenziale per la preparazione dei profumi. È presente, fra i grandi classici profumi, anche nello Chanel n° 5.
Il primo bergamotteto venne impiantato nelle vicinanze di Reggio Calabria nel 1750, nella zona in un Rada dei Giunchi a Reggio Calabria, dove dalla buccia del “Bergamotto di Calabria”, si estraeva manualmente l’olio essenziale, con il metodo a spugna..
Intorno alla metà del 1800 si registra la prima vera e propria industrializzazione del processo di estrazione dell’essenza di bergamotto con l’invenzione, di Nicola Barillà, di una macchina per l’estrazione denominata “macchina calabrese”.
Questa invenzione non solo consente di abbreviare i tempi di estrazione, ma ha anche il grande merito di fare aumentare le rese e di permettere di ottenere una migliore qualità dell’essenza rispetto a quella ottenuta con il procedimento “a spugna” (De Domenico, 1854).
Infine è avvolta nel mistero anche la nascita del the aromatizzato al bergamotto.
Una leggenda racconta che Lord Charles Grey, per salvò un Mandarino Cinese inviando una spedizione diplomatica in Cina, questi in segno di ringraziamento, gli fece dono del prezioso tè aromatizzato al bergamotto.
In un’altra leggenda si narra che Lord Grey avesse degustato del tè proveniente da una nave che aveva caricato in Calabria dei bergamotti di ritorno dall’India, questi a loro volta avevano aromatizzato le miscele di Tè nella stiva.
Al Lord inglese la bevanda così aromatizzata piacque così tanto, che convinse Twinings a produrlo.
Lord Grey ebbe semplicemente l’intuizione di aromatizzare le foglie di tè nero con il bergamotto, niente di fantastico o leggendario ma di sicuro successo!
Sitografia/ Bibliografia https://www.spuntidiviaggio.it/il-bergamotto-di-reggio-calabria/ Storia del bergamotto di Reggio Calabria. L’affascinante viaggio del «Principe degli agrumi» P.Amato